Chiarimento dell’IDF su uno dei video della Freedom Flotilla

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E’ sempre più difficile districarsi tra la marea di informazioni che circolano su internet. Spesso si possono scoprire dettagli e retroscena molto importanti su un avvenimento non cercando nei soliti siti di notizie ma conversando nei forum o nei gruppi dei social network (come Facebook) con altra gente. E’ proprio leggendo una conversazione su internet tra due persone che sono giunti alla mia attenzione questi interessanti dettagli che vado a raccontarvi.

Il video rilasciato dall’IDF su YouTube che riportava la comunicazione via radio tra l’equipaggio della Mavi Marmara e le autorità israeliane, alle quali era stato risposto “zitti, tornatevene ad Auschwitz” effettivamente poteva destare qualche perplessità. Era facile avere dubbi sulla veridicità della registrazione, dato che non era integrale ma che, al contrario, si trattava di un montaggio.

Il giorno successivo la diffusione del video, il 5 giugno, l’IDF ha pubblicato un chiarimento attraverso il suo blog oltre che la versione integrale della comunicazione tra le navi. Leggiamolo insieme.

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Clarification/Correction Regarding Audio Transmission Between Israeli Navy and Flotilla on 31 May 2010, Posted on 5 June 2010

Clarification/Correction Regarding Audio Transmission Between Flotilla and Israeli Navy

Yesterday evening on 4 June 2010, the IDF released an audio recording of a radio transmission between the Israeli Navy vessel and the Flotilla ships wherein unidentified flotilla passengers tell the Israeli Navy vessel to “shut up, go back to Auschwitz” and “we’re helping Arabs go against the US, don’t forget 9/11.” There have been questions regarding the authenticity of the recording as well as its attribution to a communication with the Mavi Marmara.

So to clarify: the audio was edited down to cut out periods of silence over the radio as well as incomprehensible comments so as to make it easier for people to listen to the exchange. We have now uploaded the entire segment of 5 minutes and 58 seconds in which the exchange took place and the comments were made.

This transmission had originally cited the Mavi Marmara ship as being the source of these remarks, however, due to an open channel, the specific ship or ships in the “Freedom Flotilla” responding to the Israeli Navy could not be identified. During radio transmissions between Israeli Navy and the ships of the “Free Gaza” Flotilla on 31 May 2010, the Israeli Navy ship attempts to make contact with the ‘Defne Y’ on channel 1-6. Other ships from the flotilla respond on the channel, without identifying themselves. At some point during the radio exchange the Israeli Navy is told by one of the ships to “shut up, go back to Auschwitz” (2:05) and “don’t forget 9-11″ (5:42).

Below are both the edited and unedited version of the exchange:

Edited:

Unedited:

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In cosa consiste dunque il chiarimento dell’esercito? In pratica afferma che il video rilasciato in origine era stato editato per tagliare le parti incomprensibili con rumori di fondo e i momenti di silenzio della registrazione integrale, in modo da renderne più semplice l’ascolto e la fruizione da parte di chiunque. Per completezza dunque ha pubblicato anche la versione integrale della comunicazione (il secondo video di quelli riportati qui sopra).

Ma c’è anche una seconda precisazione, ben più importante. Nella prima versione del video rilasciato dell’IDF si affermava che la trasmissione radio fosse tra l’esercito israeliano e la nave “Mavi Marmara”: in realtà, si precisa nella nota, si trattava di una comunicazione avvenuta su un canale aperto, cioè senza due interlocutori ben definiti come una telefonata bensì tra più interlocutori che possono inserirsi nel segnale radio.

Quando l’esercito ha provato a mettersi in contatto con una delle navi della Freedom Flotilla, le altre navi si sono intromesse rispondendo nel canale senza identificarsi chiaramente. Durante la conversazione da una delle navi è partito il messaggio “zitti tornatevene ad Auschwitz” (minuto 2:05 del video integrale) e poi il messaggio “non dimenticatevi l’11 settembre” (minuto 5:42 del video integrale).

Teniamo dunque conto di questo dettaglio: di fatto non si conosce la provenienza esatta delle due frasi incriminate: anche se comunque, realisticamente, arriva da una delle sei navi della Flotilla. Si tratta comunque di una precisazione tempestiva da parte dell’IDF che dovrebbe far ben sperare sulla sua buona fede nell’indagare seriamente sull’accaduto. Sperando che si possa far definitivamente luce sulla verità, anche se sicuramente occorrerà parecchio tempo.